Lavoro nero, danneggia il paese… o forse no
Oggi voglio dire la mia su un servizio di “Striscia la Notizia” del 12 gennaio 1012.
In generale è un programma che mi piace perchè fa del bene. Ma quando prende posizioni dure, indignandosi di cose per le quali francamente io mi indigno del contrario, e vogliono farle passare per malcostume, la cosa non mi piace più.
In passato ho visto altri servizi che parlavano di cose con le quali non mi trovavo d’accordo, ma quella dell’altra sera le ha battute tutte.
Mi riferisco al servizio che voleva far vergognare un personaggio che andava a cercare manodopera in nero per lavori di dipintura.
Nel servizio volevano addirittura far vergognare la polizia perchè non interveniva per interrompere questo “reato”.
Ma, dico io, quella gente (immigrati, clandestini e non) era chiaramente in quel luogo perchè ci sono persone come quel signore che vanno a dargli da lavorare – mi correggo – vanno a toglierli dalla strada e dai semafori per farli lavorare! E queste persone, in chiaro oppure no, si guadagnano il pane!
SPERANDO E CONFIDANDO NELLA CORRETTEZZA dell’improvvisato datore di lavoro riguardo al compenso giornaliero, che cosa c’è di male in quello che ha fatto?
Striscia la Notizia dovrebbe essere al corrente, più di molti altri, di quale trafila burocratica e quali costi affronta qualcuno che ha bisogno di manodopera, fosse anche per qualche ora! Infatti anche la Polizia ha trovato la cosa inverosimile.
Ogni evento del genere è sempre riconducibile alla maledetta politica degli “ultimi” anni (tanti, troppi…!) in cui chiunque preferisce lavorare 16 ore al giorno oppure rischiare di dare lavoro nero a qualcuno piuttosto che metterlo in regola.
E questo va super-bene anche a chi lavora! Partendo dall’ottimistico pensiero positivo che non si farà male, il lavoratore in nero sa che prende quei soldi senza doverne dare IL 60% AL GOVERNO e che se è disposto a farlo, può arrotondare una eventuale miserabile paga (se la possiede!) senza doversi giustificare perchè oggi si mangia la pizza anzichè “pane e cipolla”.
Se questi maledetti governi avessero abbassato le tasse anzichè alzarle, se avessero snellito la burocrazia anzichè aggiungere carta alla carta, se permettessero ai lavoratori e agli imprenditori di godere un pochino di quello che si sono sudati, forse la gente sarebbe un pochino più collaborativa nei confronti dello stato.
Del resto, la percezione delle tasse oggi è quella che “vengo derubato dei miei soldi dai politici”, e non che “faccio la mia parte per contribuire alla crescita e alla prosperità del mio Paese”.
Viva la Sicilia che ha trovato il coraggio di alzare la testa! E abbasso lo Sceriffo di Nottingham Monti con tutto il suo sterminato esercito di politicanti burocrati banchieri maledetti!!!!
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