Calo demografico – Davvero non ci arrivano? O è una scusa per aprire ai migranti?

Da settimane sento parlare al telegiornale di calo demografico, di italiani sempre più vecchi e di un numero sempre inferiore di nuove nascite.

I politici creano ministri e ministeri, “si confrontano”, fanno “task force”. O forse usano termini inglesi per dare più importanza ad inutili chiacchierate dalle quali non emerge niente se non che effettivamente c’è un calo demografico.

Ognuno ha (ed ha il sacrosanto diritto ad avere) la propria opinione nel merito. E anch’io ho la mia, che condivido con chi legge.

La maggior parte delle persone alle quali ho chiesto cosa ne pensasse mi ha risposto:

“…e io dovrei fare un figlio con il mondo in queste condizioni?! Che futuro gli darei?…”.

Questa risposta, a mio avviso fa molto pensare perchè poi, andando con i miei interlocutori ad approfondire le ragioni di questo pensiero, bene o male argomentano tutti allo stesso modo.

Proprio la politica disastrosa, il continuo bombardamento mediatico e gli oggettivi problemi economici sono alla base di questo stato d’animo, ma andiamo per gradi.

Economicamente si fa sempre più fatica a tirare a campare, non si arriva a fine mese e se si arriva è proprio grazie a degli sforzi disumani: entrambi i genitori fuori tutto il giorno; più lavori contemporaneamente; contratti precari con tutti i rischi del caso; oppure lavoro nero (che è anche peggio a livello di rischi!). Non tutti hanno problemi economici, quindi diventa inevitabile il confronto tra bambini e tra genitori, con conseguenti ulteriori sforzi per “tenere il passo”.

Dal punto di vista sociale è un disastro: posto che nessuno ti insegna a fare il genitore, se è vero che purtroppo esistono anche persone molto cattive, è anche vero che ce ne sono tante (mi auguro la stragrande maggioranza!) che invece danno l’anima e darebbero la vita per i propri figli. Ma di questi tempi rischi di vederti portar via il figlio/figlia anche solo per averlo punito (o, peggio, sculacciato… – SACRILEGIO!!!).
Io me le ricordo le pochissime volte che sono stato picchiato dai miei genitori, e Dio sa quanto me lo ero meritato! Ma averne un ricordo così vivido significa che è stato per me un grande insegnamento. Non sono mai stato picchiato o punito “gratis”, c’era sempre una ragione.

Il ruolo degli insegnanti era importante, autorevole. Quando prendevo una nota o venivo ripreso avevo l’orrore di raccontarlo a casa, perchè mi avrebbero dato il resto! Però ho vissuto queste cose come giuste, come insegnamenti, come cose che in qualche modo ti formano come futuro potenziale genitore (a vent’anni che esperienza vuoi avere?!). Oggi i genitori 2.0 si arrogano il diritto di affrontare l’insegnante perchè si è “comportato male”. Ma siamo a un punto in cui magari è vero, perchè non esistono più la spontaneità e il buon senso: se sbagli la paghi cara, e per non sbagliare c’è un regolamento ad-hoc.

Sarebbe già sufficiente questo per farti passare la voglia, ma poi ci si mette pure la televisione, che naturalmente da il colpo di grazia. Ha letteralmente stravolto le priorità e un ordine delle cose che “creava sicurezza”, generava quel calore familiare a cui le persone aspiravano.
Oggi è più importante la carriera… diventare ricchi e famosi… essere belli, magri, sicuri di sé… non farsi prevaricare, specie se l’argomento tratta un uomo verso una donna (questa non è discriminazione al contrario?!)… comprare questo… mangiare quello…

Siamo pilotati in ogni scelta e stiamo assistendo ad un’epoca che censura in tv i volti dei bambini ma mostra integralmente guerre e bombardamenti. Il sesso è sempre stato un tabù, ma le bombe si possono mostrare. Perchè?
Poi nessuno tocca direttamente l’argomento dell’omosessualità, perchè se non stai attento a come parli ti denunciano per omofobia! Ma possono due uomini o due donne procreare?! No, è oggettivo! E quindi, farla passare per una cosa normale lo trovo profondamente sbagliato ed irrispettoso della natura.

Sottolineo che a mio parere ognuno fa quello che vuole, convive con chi vuole e vive i propri rapporti personali e intimi come meglio crede.
Dove c’è l’amore va bene tutto… ma è un dato oggettivo che due uomini o due donne non possono anatomicamente fare figli! Quindi, a mio parere, se scegli quella vita perchè la tua natura te ne fa sentire il bisogno, sai che la contropartita è che non potrai procreare, punto! Si può essere “famiglia” anche in due, no?

Per concludere (anche se ce ne sarebbe ancora moltissimo da parlare), personalmente non riesco a stupirmi del calo delle nascite: trovo che sia la naturale conseguenza di comportamenti politici e mediatici scellerati, che hanno pesantemente compromesso la percezione dei valori delle persone, dei singoli individui e delle famiglie. E questo, purtroppo, coinvolge tutto il mondo (guarda caso, i paesi che non hanno la televisione fanno figli a “comitive”).

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