Siamo tutti uguali? Fortunatamente non ancora!
Blogger, influencer, youtuber… questo è il mondo di oggi!
Fin da bambino mi è stato detto di non farmi influenzare dagli altri e di cercare di essere autonomo nelle scelte della mia vita. Oggi, invece è diventato un mestiere… l’INFLUENCER!
Certo, fa parte della natura farsi in qualche modo influenzare. Del resto, la pubblicità si basa proprio su questo principio, no? Serve per influenzare le persone nel decidere di acquistare “questo” anzichè “quello”, di preferire una cosa ad un’altra. Ma quanto pericoloso può essere questo potere?
La mia prefazione serve a chiarire fin da subito che non ho alcuna pretesa (e soprattutto alcun interesse) a cercare di influenzare le persone che leggeranno il mio blog. Anzi, è da anni che volevo iniziare a scrivere sul mio sito ma non l’ho mai fatto proprio per non dare a chi mi conosce l’impressione di essere “saccente”, di arrogarmi il diritto di insegnare, indottrinare, “influenzare” le persone. Tutto questo, però, non mi vieta di condividere il mio pensiero! Sicuramente troverò molte persone “contro”, proprio perchè il mondo di oggi insegna a pensare “in una certa direzione”, ma magari troverò anche qualcuno “a favore”! In fondo, un blog è un diario dei pensieri pubblicato in un “luogo” dove poterli condividere e commentare, quindi eccomi qui.
Leggo e ascolto ogni giorno notizie di tutti i tipi, apprendo punti di vista, modi di dire, di fare, di agire. Mi sono reso conto che più potenti sono i mezzi di comunicazione e la capacità persuasiva degli interlocutori e più marcato è il fenomeno dell’aggregazione, nel bene e nel male! Così ci ritroviamo ad odiare l’olio di palma… che abbiamo mangiato da quando siamo nati, e allo stesso tempo ad amare il meraviglioso aroma del caffè in cialde, che richiede un bidone dell’immondizia a parte per quanto voluminosi sono gli scarti di produzione!
Non esiste più una logica! Senza accorgercene siamo diventati (o stiamo diventando) quello che “loro” vogliono che siamo.
Quello che proprio non riesco a spiegarmi è come faccia la gente a non accorgersene! Di questi tempi le persone sono state tacitamente private del diritto di parola e di pensiero, perchè immediatamente etichettate non appena lo esprimono.
Prendiamo ad esempio i gay (argomento apparentemente intoccabile!): da quando ero bambino, i gay erano chiamati in un milione di modi… ma mai gay! Ricchioni, culatoni froci… Da me, ma non solo: tutte le persone che conosco, 30 anni fa li chiamavano in quel modo.
Si rideva con i film di Renato Pozzetto e si faceva tanta satira su questo argomento! Oggi pensarla diversamente dai “buonisti” è diventato un reato: la discriminazione! Non è che il mondo sia bianco o nero, ma ce lo stanno inculcando! Cioè, pensare (e solo pensare!) che possa essere inappropriato vedere due uomini che si baciano in pubblico è discriminatorio!
Il mio povero papà, a 40 anni, era infastidito anche dalle coppie etero che si baciavano per strada! E non ha mai cambiato la sua opinione nel merito, tuttavia, da quando è iniziata questa tempesta mediatica in favore della difesa dei gay, non si approssimava a proferire parola sull’argomento.
Questa non è una costrizione? Come si può chiamare il pretendere che una persona la pensi per forza in un certo modo?
Però quello che devi pensare arriva dalle fonti più improbabili, quindi la mia domanda principale è: chi l’ha deciso che la fonte di una notizia, o molto peggio, di una linea di pensiero sia attendibile al punto che tutto il resto sia sbagliato?
Quando ero bambino, per non offendere il gay lo si chiamava “diverso”. Oggi è offensivo anche questo, perchè non sono “diversi”.
Voglio chiarire subito il mio pensiero sull’argomento: secondo me l’amore non ha sesso né età (entro certi limiti e purchè sia “vero amore”, sia chiaro!), però la decenza non è prescindibile! Non ho mai visto ondate di “etero” sventolare la vagina della moglie al grido di “la fica è bella!”. Vogliamo parlare delle manifestazioni dei gay? Si può dire lo stesso?
Ho sempre detestato gli estremismi e questo lo è in pieno! Mi è indifferente con chi vive un individuo, ed anche cosa fa nel suo “privato” con questa persona. Però non accetto che mi si imponga quale deve essere la normalità perchè questo va contro tutto quello che mi è stato insegnato anche dalla scuola stessa: due persone, per poter procreare, devono essere di sesso opposto, SENNO’ NIENTE! NON SI PUO’! Quindi non mi si venga a dire che sono discriminatorio se non ritengo una coppia gay normale: non lo sono morfologicamente!
Sono omofobo? Sono xenofobo? E chi lo decide se lo sono o meno? Io ritengo non mi si addica nessuno di questi aggettivi, nessuna di queste “etichette”. Quello che non accetto è che se il mio modo di pensare è diverso da quello di qualcun altro, che questa persona si arroghi il diritto di giudicarmi, magari perchè sono nella posizione di essere una minoranza (o magari una maggioranza – solo che sono meno silenzioso degli altri -).
Non so come la pensiate voi, ma mi farebbe piacere sapere il pensiero di un campione variegato di persone. Se vi va, commentate pure.
Alla prossima.
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